LA SCULTURA NELLA SICILIA NORMANNA

200,00 

FRANCESCO GANDOLFO

Anno Edizione: 2019
Formato 21×29,7 – doppio volume con cofanetto
Volume 1: pagine 288
Volume 2: pagine 288
Confezione a filo refe in brossura
Copertina a 5 colori plastificata
ISSN 2611-3155 – ISBN 9788899846268
Prezzo: € 200,00

SKU: 9788899846268 Categoria:
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Descrizione

Gandolfo Sicilia 1 e 2

Sulle sculture realizzate in Sicilia al tempo della dinastia degli Altavilla, va detto che, nel corso del Novecento, l’attenzione degli studiosi è stata attratta soprattutto da due nodi problematici di fondo: in quale momento fu realizzata la tomba di Federico II e quale fu la provenienza delle maestranze attive al vasto complesso del chiostro della cattedrale di Monreale, senza che su questi due punti si sia mai raggiunta una concordanza di vedute.
Il radicalizzarsi degli studi intorno a queste questioni ha finito con il far trascurare qualunque altra ragione di indagine, a cominciare da una puntuale ricognizione del territorio, con lo scopo di arrivare a comporre un quadro, il più completo possibile, della produzione plastica realizzata in Sicilia a partire dal momento della conquista normanna dell’isola, dopo due secoli di dominazione araba.
È questo lo scopo del presente lavoro il quale, in termini generali, mette anzitutto in evidenza che esiste una fitta e intricata rete di testimonianze che allarga il campo delle presenze e delle questioni ben al di là dei termini nei quali esso è stato sempre ristretto, a cominciare dal fattivo contributo dato agli iniziali sviluppi dei cantieri plastici dalla cultura basiliana e da un rapporto altrettanto costruttivo con l’ambiente campano della fine dell’XI secolo, fino ad arrivare alla svolta in chiave classicistica imposta dalle grandi committenze regie, all’interno di un quadro complessivo che rivela, nella realtà plastica siciliana, una autonomia inventiva che in passato non le è mai stata riconosciuta.

FRANCESCO GANDOLFO Docente di Storia dell’arte medievale in diverse Università, dopo un iniziale interesse per l’arte rinascimentale, si è dedicato a ricerche sull’architettura paleocristiana armena. Contemporaneamente ha rivolto la propria attenzione al romanico padano. Successivamente le sue indagini si sono spostate sulla pittura, specie di area laziale, con studi culminati nel lavoro di aggiornamento del volume sulla “Pittura romana del medioevo” di Guglielmo Matthiae. Successivamente si è impegnato sul fronte della scultura di età normanno-sveva nell’Italia meridionale, tra Campania, Abruzzo e Sicilia. Ha poi partecipato alla realizzazione di volumi a più mani dedicati alle sculture delle pievi medievali del Casentino, del Valdarno e della Abbazia di Sant’Antimo e a una capillare ricognizione delle espressioni artistiche medioevali dell’Irpinia. Ha infine dedicato un ampio volume alla scultura del periodo angioino e aragonese in Abruzzo.