VILLEGGIARE A CASTEL GANDOLFO NEL SEI E SETTECENTO

80,00 

MARIA BARBARA GUERRIERI BORSOI

Anno Edizione: 2023
Formato 21×29,7 – Pagine 304
Confezione a filo refe in brossura
Copertina a 4 colori plastificata
ISSN 2611-3155 – ISBN 9788899846893
Prezzo: € 80,00

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Descrizione

Castel Gandolfo assunse un particolare rilievo nelle vicende della società romana del Seicento dopo la definitiva acquisizione al patrimonio dello stato. La straordinaria bellezza del luogo, arricchito da eccezionali testimonianze della civiltà romana, lo fece immediatamente apparire come vocato per gli otia di ricchi prelati e, a partire da Urbano VIII, dei pontefici.
La presenza, seppur intermittente, dei papi provocò la trasformazione dell’abitato e gli illustri personaggi che vi gravitarono si dotarono di adeguate dimore di villeggiatura.
Questo fenomeno è stato indagato nel volume su un arco di due secoli, sconfinando talvolta anche nel successivo. Si è voluto creare un quadro d’insieme, che integra le vicende del borgo e delle residenze. Ciò è stato ottenuto soprattutto attraverso un’estesa e complessa ricerca documentaria, risultata particolarmente fruttuosa, svolta in molteplici archivi e fondi. Essa era indispensabile soprattutto per ricostruire le molte realtà distrutte o profondamente alterate.
La presenza della corte comportò interventi pubblici di grande complessità e incise anche sulla sistemazione del territorio, per esempio attraverso la creazione di acquedotti e strade. Il centro abitato fu modificato dai pontefici che cercarono altresì di aumentarne la popolazione con varie provvidenze, qui analizzate, così come il sistema amministrativo che regolava lo sfruttamento delle risorse locali e la vita dei cittadini.
L’ampia ricostruzione ha permesso anche di evidenziare le diverse categorie sociali che, nel tempo, prescelsero questo luogo. Le famiglie nobili e gli uomini di Chiesa, tra i quali alcuni importanti cardinali, ebbero la parte preminente, ma accanto a loro ci furono esponenti del ceto medio, pur legati all’amministrazione statale, e anche alcuni artisti, soprattutto nel Settecento.
Particolare spazio è stato dato all’analisi di tre grandi ville, appartenuti ai Barberini, al cardinale Camillo Cybo e al cardinale Alessandro Albani. Ebbero complesse vicende di accrescimento e trasformazione, vi operarono artisti di grande rilievo, vi furono creati giardini importanti e conservano interessanti decorazioni pittoriche.

MARIA BARBARA GUERRIERI BORSOI si è formata presso l’Università la Sapienza di Roma dove ha conseguito la laurea, la specializzazione e il titolo di dottore di ricerca. In contemporanea con l’insegnamento della Storia dell’arte al Liceo classico ha svolto una ininterrotta attività di ricerca dedicata prevalentemente all’arte romana dal tardo Manierismo al primo Ottocento, con particolare attenzione ai fenomeni del mecenatismo e collezionismo.
Tali studi hanno portato alla realizzazione di numerosi saggi pubblicati in prestigiose riviste del settore (tra le quali Bollettino d’Arte, Bollettino dei Monumenti Musei e Gallerie Pontificie, Storia dell’Arte, Studi di Storia dell’Arte, Studi Romani, Studi sul Settecento Romano) e molteplici volumi.
Uno degli ambiti fondamentali della sua attività di ricerca è stata la produzione artistica a Frascati, intesa come manifestazione della grande arte romana, ulteriormente arricchita con il volume Le arti a Frascati dall’antichità al Settecento (Tored 2021), da lei curato.