LE PITTURE DELLA CUPOLA DEL BATTISTERO DI PARMA. Indagini sullo stile e sull’iconografia

80,00 

FRANCESCO GANDOLFO

Anno Edizione: 2021
Formato 21×29,7 – Pagine 208
Confezione a filo refe in brossura
Copertina a 4 colori plastificata
ISSN 2611-3155 – ISBN 9788899846572
Prezzo: € 80,00

SKU: 9788899846572 Categoria:

Descrizione

Dedicata ai dipinti della cupola del Battistero di Parma, la cui costruzione fu iniziata nel 1196 e dove, a lavori non ancora conclusi, nel 1216 venne per la prima volta somministrato il battesimo, l’indagine si articola in due parti.
La prima è funzionale alla definizione delle origini del bizantinismo che, da sempre, viene riconosciuto come la caratteristica stilistica preminente nel complesso. Partendo da una analisi delle diverse personalità attive nell’insieme e delle loro caratteristiche operative, si arriva a individuare, come ragione di unificazione stilistica, nell’ambito di un comune nucleo operativo, l’utilizzo di un libro di modelli contenente formule compositive che traggono la loro sostanza di fondo dal bizantinismo fatto proprio dalle botteghe dei pittori veneziani attivi in Terra Santa, in un arco di tempo che va dal 1204 della presa di Costantinopoli da parte dei crociati al 1291 della caduta di Acri, le due città che erano state centrali per la formazione di quella cultura pittorica.
La valutazione stilistica è utilizzata anche in vista di una datazione delle pitture che, grazie ad essa, trovano una ragione per essere collocate a ridosso della consacrazione del Battistero nel 1270, rispetto alle ipotesi che le vogliono decisamente più antiche, di un momento intorno al 1233, in ragione di una presunta relazione con fatti relativi all’ordine francescano nell’ambito delle vicende storiche locali.
Proprio in ragione di questo, la seconda parte è dedicata alla messa in evidenza delle ragioni ideologiche e programmatiche che organizzano l’iconografia del ciclo, questo non tanto in funzione dei contenuti delle singole immagini o scene, quanto del rapporto unitario che corre tra le varie sequenze che si succedono nel percorso ascensionale dell’insieme.
Questo al fine di porre in evidenza l’esistenza, nelle immagini rappresentate, di valori simbolici che si rifanno a testi e modelli da lungo tempo radicati nella cultura letteraria e artistica della realtà padana.

FRANCESCO GANDOLFO Docente di Storia dell’arte medievale in diverse Università, dopo un iniziale interesse per l’arte rinascimentale, si è dedicato a ricerche sull’architettura paleocristiana armena. Contemporaneamente ha rivolto la propria attenzione al romanico padano. Successivamente le sue indagini si sono spostate sulla pittura, specie di area laziale, con studi culminati nel lavoro di aggiornamento del volume sulla “Pittura romana del medioevo” di Guglielmo Matthiae. Successivamente si è impegnato sul fronte della scultura di età normanno-sveva nell’Italia meridionale, tra Campania, Abruzzo e Sicilia. Ha poi partecipato alla realizzazione di volumi a più mani dedicati alle sculture delle pievi medievali del Casentino, del Valdarno e della Abbazia di Sant’Antimo e a una capillare ricognizione delle espressioni artistiche medioevali dell’Irpinia. Ha infine dedicato un ampio volume alla scultura del periodo angioino e aragonese in Abruzzo.