IL GIURAMENTO DEI FONDATORI DI CIRENE (SEG IX, 3)

IL GIURAMENTO DEI FONDATORI DI CIRENE (SEG IX, 3)

Le Edizioni Tored sono liete di presentare il nuovo volume della Collana THEMATA, giunta con questa nuova pubblicazione al numero 23: IL GIURAMENTO DEI FONDATORI DI CIRENE (SEG IX, 3) – Riflessioni e spunti per un inquadramento storico e culturale, di Giovanni Boffa.
Il volume propone una nuova edizione del noto e importante documento epigrafico noto come “giuramento (o patto) dei fondatori” di Cirene (SEG IX, 3), offrendo un’ampia e documentata disamina delle principali, complesse e affascinanti problematiche di ordine storico e culturale che tale testimonianza propone.
I primi tre capitoli sono dedicati all’esame del testo, che com’è noto è un decreto del damos cireneo diretto a concedere l’isopoliteia ai Terei, nei suoi aspetti paleografici, linguistici e compositivi. Questi ultimi rivelano una sofisticata e ben studiata struttura di rimandi interni, funzionale alle particolari intenzioni comunicative del documento.
Il capitolo quarto apre l’indagine storica mettendo a fuoco il contesto evenemenziale entro cui matura (e in relazione al quale è possibile correttamente comprendere) la genesi del documento.
I due capitoli seguenti prendono in esame il non banale problema, su cui molto si è discusso in passato, dell’autenticità del decreto tereo per la fondazione di Cirene riportato in coda a quello cireneo, su esplicita indicazione di quest’ultimo, e introdotto da un ‘titolo’ che lo definisce orkion ton oikisteron. Vengono considerati e sottoposti ad analisi sia gli elementi diagnostici interni al testo stesso sia la relazione fra quest’ultimo e la ricca e articolata documentazione letteraria sulla fondazione della città libica. Gli strumenti d’indagine messi a disposizione dalla ‘storia intenzionale’ e dagli studi più recenti sulla formazione delle tradizioni di fondazione consentono di riformulare la questione su basi nuove.
Il capitolo settimo si occupa del ‘diritto al ritorno’ degli apoikoi, circostanza menzionata e puntualmente normata all’interno del decreto tereo, che costituisce uno dei temi caldi della discussione attorno alle forme e ai modi del fenomeno dell’apoikia di età arcaica.
Il capitolo ottavo, invece, si concentra sulla parte conclusiva del documento, un testo dal carattere narrativo in cui si ricordano le maledizioni pronunciate dai Terei prima della partenza dei coloni, volte a scongiurare la violazione del ‘giuramento dei fondatori’ e accompagnate dal suggestivo rituale dello scioglimento di statue (kolosoi) di cera.

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