IONE DI CHIO – Testimonianze e frammenti
80,00 €
A cura di EDUARDO FEDERICO
Anno Edizione: 2015
Formato 14,5×23 – Pagine XXVII-312
Confezione a filo refe
con copertina cartonata e sopracoperta plastificata
ISSN 1970-2906 – ISBN 9788888617862
Prezzo: € 80,00
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Descrizione
L’edizione dei frammenti storici di Ione di Chio (495 circa-422 a.C.) ha come inevitabile punto di riferimento l’edizione curata nel 1955 da Felix Jacoby (FGrHist 392), che aveva dedicato allo stesso un considerevole contributo nel 1947 (Some Remarks on Ion of Chios, in «CQ» 41, pp. 1-17). Questa nuova edizione, con testo critico curato da Francesco Valerio, riaffronta un aspetto fondamentale e problematico della figura e della fortuna di Ione: noto essenzialmente come poeta, soprattutto tragico, non è mai dagli antichi considerato uno storico, a fronte di opere che rivelano interessi “archaiologici” (Fondazione di Chio) e raccontano esperienze vissute in prima persona al contatto con illustri politici e intellettuali dell’Atene di V secolo a.C. (Temistocle, Cimone, Eschilo, Sofocle, Pericle, Archelao, Socrate) (Epidemie). I frammenti di queste due opere sono raccolti nella presente edizione, che propone rispetto a quella jacobiana nuovi frammenti e ridiscute l’ampiezza e la struttura di altri già editi. Fondata sul quadro delle testimonianze (T1-16), un’ampia introduzione inquadra il contesto politico, sociale e culturale in cui operò Ione, le sue opere, la loro fortuna. I frammenti della Fondazione di Chio (F*1-4), considerata un’elegia recitata negli anni ’60 al cospetto di Cimone, mostrano come Ione costruisce un passato per la sua isola nel segno di un legame stretto con Atene e con una ionicità non coincidente con quella riunita a capo Micale. I frammenti delle Epidemie (F5-*23), interpretate come le memorie, lette al pubblico di Chio negli anni ’20, di un aristocratico poeta cittadino che aveva vissuto lunghi e continui soggiorni ad Atene, offrono uno spaccato interessante e inedito della storia di Atene dall’età di Cimone a quella dei demagoghi.
EDUARDO FEDERICO è professore associato di Storia greca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, presso la quale è stato dal 2000 ricercatore di Storia greca e prim’ancora ha conseguito nel 1995 il Dottorato di Ricerca in Storia antica sotto la guida di Alfonso Mele. Rivolge i suoi interessi di studio alle tradizioni mitiche di Creta, alla storia della presenza greca in Italia (in particolare nel Golfo di Napoli), agli aspetti della storia e della storiografia di area ionica (Colofone/Senofane, Chio/Ione), a figure della storiografia greca di XIX e XX secolo (particolarmente Karl Julius Beloch). Sempre più rivolge attenzione alle tradizioni mitiche greche diffuse in tutto il Mediterraneo e alla loro “fortuna” nella cultura europea di età medievale e moderna (il mito dell’Ausonia, grecità e Mezzogiorno italiano).