MILESIAKA. Volume I – Meandrio. Testimonianze e frammenti

80,00 

A cura di MARINA POLITO

Anno Edizione: 2009
Formato 14,5×23 – Pagine XVI-528
Confezione a filo refe
con copertina cartonata e sopracoperta
ISSN 1970-2906 – ISBN 9788888617244
Prezzo: € 80,00

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Descrizione

Il nome di Meandrio nelle fonti oscilla tra Maiandrios, Leandrios e Leandros: questa edizione, sulla linea aperta da C. Keil e autorevolmente sostenuta tra gli altri da A. Meineke, J. Mikolajczak e F. Jacoby, attribuisce a Meandrio di Mileto l’intero corpus dei frammenti tràditi sotto i tre nomi. Nulla di certo si conosce sulla sua vita e sulla sua cronologia: l’indicazione sintetica che Jacoby premetteva al testo dei frammenti, «prima di Callimaco», resta il solo dato certo; indizi di diverso tipo e diverso livello di affidabilità tuttavia convergono nel delineare in lui la figura di uno storico locale di temperie ellenistica, contemporaneo anziano o di poco precedente a Callimaco. Tale collocazione cronologica, per quanto approssimativa, è sufficiente per stabilire che Meandrio non sia stato il primo autore di Milesiaka: certamente prima di lui sarà da collocare almeno l’opera di Clito, che Ateneo definisce discepolo di Aristotele. Ma di Meandrio ci è giunto un numero di frammenti di gran lunga superiore a quello di tutti gli altri storici locali milesi: di qui la decisione di non seguire una successione cronologica e dedicare il primo volume che la Collana riserva ai Milesiaka ai frammenti di Meandrio, di cui si riesce, pur tra tanti dubbi e difficoltà, a intravedere alcune linee d’insieme. I frammenti – numericamente esigui – degli altri autori, precedenti e successivi, dei quali a volte è in dubbio la stessa esistenza, confluiranno nel secondo volume, in preparazione. Alla luce del recente dibattito sull’edizione dei testi frammentari, che ha condotto alla definizione di nuovi criteri che mettono in primo piano lo studio del contesto, delle vicende della trasmissione, della fonte tralatrice, il volume raccoglie e numera i frammenti di Meandrio in base alla fonte che di volta in volta li conserva, in una successione che cerca di riflettere la cronologia delle fonti (è, d’altra parte, impossibile, per Meandrio, ricollocare i frammenti in una successione che rispecchi la loro originaria collocazione nella struttura dell’opera). Nei limiti del possibile, sono raccolti in un’unica sezione i frammenti tramandati da una stessa fonte: si vengono a creare così una sorta di sezioni dedicate ai frammenti tràditi attraverso Callimaco, attraverso Strabone, attraverso Diogene Laerzio, attraverso Clemente Alessandrino; al di fuori di queste, poi, si collocano un certo numero di frammenti che costituiscono una citazione unica da parte di un autore. L’opera, il cui titolo – come capita spesso nelle citazioni degli antichi – non ci è tràdito sotto un’unica forma ma oscilla tra il generico historiai e il più tecnico Milesiaka, si strutturava in non meno di due libri. Dai frammenti superstiti oggi possiamo ipotizzare dei contenuti “isolati”, senza tuttavia comprenderne l’importanza né la dislocazione nell’impianto dell’opera: non è possibile formulare ipotesi sul punto di partenza dell’opera o su fin dove essa giungesse, né si può stabilire se trattasse della sola città di Mileto o spaziasse fino ad abbracciarne anche le colonie. Quello che si può affermare con certezza è che nell’opera di Meandrio confluiscono in gran numero versioni e tendenze di elaborazione locale, per lo più su argomenti legati a Mileto ed ai suoi interessi, che vanno sistematicamente a mettere in evidenza o a chiarire la posizione di Mileto in relazione ad altre città; si avverte nell’opera l’esigenza di definizione e di difesa di ciò che, ad ogni livello, costituiva il patrimonio cittadino, dalle origini della polis alla chora, ai miti, ai rapporti interpolitici.

MARINA POLITO è ricercatore di Storia greca presso l’Università di Salerno. La sua attività di ricerca affronta diverse tematiche: istituzioni, forme di associazione e racconti di fondazione, come anche problemi di storiografia, soprattutto in relazione alla storiografia locale e frammentaria, alle Politeiai e alla Scuola di Aristotele. Collabora con la Collana «I frammenti degli storici greci», per la quale ha pubblicato un volume di Milesiaka, Meandrio di Mileto, e ne ha in preparazione un secondo.