ALBANO: MEDIOEVO E ARTE in una realtà suburbicaria

100,00 

FRANCESCO GANDOLFO

Anno Edizione: 2020
Formato 21×29,7 – Pagine 204
Confezione a filo refe in brossura
Copertina a 4 colori plastificata
ISSN 2611-3155 – ISBN 9788899846336
Prezzo: € 100,00

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Descrizione

Il volume intende studiare la realtà artistica medioevale di cui rimane diretta testimonianza nell’Albano attuale secondo una logica precisa, quella dettata dal rapporto con Roma. Il legame con la grande città posta a poche miglia di distanza fu sempre determinante sul piano politico, fin dalla fondazione da parte di Settimio Severeo del castrum destinato ad accogliere la seconda legione partica, da cui prese poi forma e carattere la città medievale, a partire dalla fondazione di quella che sarebbe diventata la cattedrale da parte dell’imperatore Costantino. È sulla base di queste indicazioni di partenza che si è cercato di svolgere la ricerca per l’intero arco del medioevo, mettendo in risalto i tanti e profondi legami con la realtà artistica romana che caratterizzano le testimonianze ancora reperibili nel contesto urbano, non per evidenziare una sorta di sudditanza provinciale ai modi in auge nel centro maggiore, ma per mettere in risalto il continuo aggiornamento e la capacità di acquisire da parte dei committenti locali quanto di meglio la vicenda artistica metteva via via a loro disposizione.

FRANCESCO GANDOLFO Docente di Storia dell’arte medievale in diverse Università, dopo un iniziale interesse per l’arte rinascimentale, si è dedicato a ricerche sull’architettura paleocristiana armena. Contemporaneamente ha rivolto la propria attenzione al romanico padano. Successivamente le sue indagini si sono spostate sulla pittura, specie di area laziale, con studi culminati nel lavoro di aggiornamento del volume sulla “Pittura romana del medioevo” di Guglielmo Matthiae. Successivamente si è impegnato sul fronte della scultura di età normanno-sveva nell’Italia meridionale, tra Campania, Abruzzo e Sicilia. Ha poi partecipato alla realizzazione di volumi a più mani dedicati alle sculture delle pievi medievali del Casentino, del Valdarno e della Abbazia di Sant’Antimo e a una capillare ricognizione delle espressioni artistiche medioevali dell’Irpinia. Ha infine dedicato un ampio volume alla scultura del periodo angioino e aragonese in Abruzzo.