ANTONIO MANCINELLI AD ORVIETO maestro comunale, pubblico intellettuale e interprete delle Muse

Descrizione

Nessuno, nella più che secolare storia dell’Umanesimo, ha pubblicato tanti manuali, sussidi, commenti per la scuola quanti ne pubblicò Mancinelli, e nessun manuale fu editorialmente più fortunato dei suoi, dal momento che essi erano indirizzati sia all’insegnamento elementare che a quello universitario. Professionista itinerante, come lo chiama McLellan, Mancinelli è paradigmatico soprattutto per questo suo essere anfibio tra scuola e università. Altra cosa emblematica, che fa di Mancinelli una figura che compendia in sé tutte le caratteristiche salienti dell’intellettuale italiano del XV secolo, ovvero dell’umanista, è il suo rapporto col potere. Questioni economiche, solo apparentemente secondarie, ci introducono a quella che è poi la struttura profonda del libro, ovvero il recupero della quotidianità attraverso lo studio dei documenti. Anche se Mancinelli trascorse solo due anni ad Orvieto, qui è conservata la più grande raccolta di materiale documentario sulla sua vita, cosa che ha permesso all’autore di ricostruire la realtà della scuola di uno dei preminenti educatori umanisti e di inquadrarlo nel suo ruolo di dipendente pubblico e di pubblico intellettuale all’interno della vita cittadina.

DUGALD McLELLAN, ricercatore associato presso l’università di Sydney, sta attualmente completando una importante monografia sul ciclo di affreschi del Giudizio Universale di Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto. In relazione a questo progetto sta curando una storia culturale del tardo 15° secolo a Orvieto. Su Antonio Mancinelli ha già pubblicato il saggio: Spreading the Word, Antonio Mancinelli, the Printing Press, and the Teaching of the Studia humanitatis. In The Classics in the Medieval and Renaissance Classroom: The Role of Ancient Texts in the Arts Curriculum as Revealed by Surviving Manuscripts and Early Printed Books (2013).